I parametri da valutare quando si prepara la prova su strada di un’auto
La prova su strada di un’auto implica nella mia attività il trasmettere informazioni utili all’utente, siano esse positive o negative. Sono Riccardo Mantica, e per il sito Allaguida.it mi occupo da anni della gestione dei contenuti. Nel corso del tempo ho avuto la possibilità di provare diverse auto, e qui vi voglio spiegare cosa vuol dire guidare un’auto per lavoro, come si testa e come si trasmette a chi leggerà il mio resoconto il desiderio di possederla, quell’auto!
Personalmente cerco sempre di dare un approccio all’auto sia dal punto di vista personale che dal punto di vista “cliente”. Quindi non solo soffermarsi sull’aspetto più tecnico dell’auto in prova ma anche su quello di piccoli dettagli da fornire per dare un aspetto completo di come una vettura possa essere congeniale o meno.
Bisogna sempre quindi partire da un presupposto. Quello della tipologia di auto comunicata, ergo il suo segmento di appartenenza e relative dimensioni veicolo, spazi interni e bagagliaio, e su quale strade di percorrenza si sta svolgendo prettamente la prova della vettura, oltre a quanti chilometri vengono percorsi, per dar giusta misura dei consumi, spesso molto valutati lato utente.
Mi piace sempre regolare con attenzione la posizione di guida per dare percezione della comodità/scomodità e della visibilità in strada e definire elementi come le sospensioni, i freni, il raffreddamento del motore, la potenza in salita, la rumorosità e lo sterzo, e l’impianto di aria condizionata presente. Oltre a dare risalto agli spazi interni per gli oggetti della vita quotidiana e al sistema di infotainment presente, oggi molto importante, sebbene la scelta finale dell’auto poi sia sempre correlata al suo prezzo.
E quindi attenzione a comunicare eventuali promozioni in corso dell’auto che sto provando.
Altro fattore macro quello di perimetrare non solo la comodità del sedile del guidatore ma anche di quello laterale del passeggero e i sedili posteriori. Ed elemento da non sottovalutare mai quello della presenza di dispositivi di drive assistant, come i sensori di parcheggio e i sistemi di mantenimento della corsia di marcia. Soprattutto quando eseguo test drive su auto di livello premium, quindi sulla fascia dai 30mila euro in su.
Inoltre questa tecnologia a bordo va sperimentata, quindi l’auto va messa “alla prova” sui sistemi ADAS presenti. Del resto una prova su strada deve essere il completamento di una lettura verso un’auto già conosciuta. Il lettore conosce già solitamente i parametri legati a performance e novità estetiche. E quindi vanno aggiunti elementi ulteriori per aiutarlo o meno ad un eventuale acquisto.