Abbiamo parlato spesso di mobilità elettrica e oggi più che mai la direzione sembra essere questa. Ma per avere senso, un EV deve essere alimentato da energia “pulita”. L’innovativo progetto Futur-E di Enel ha come obiettivo diminuire i costi dell’energia aumentando l’efficienza e la sostenibilità. E rendere le vecchie centrali dismesse opportunità per il territorio.
Viaggio spesso per lavoro e mi capita con una frequenza sempre maggiore di utilizzare servizi di car sharing, è una soluzione che preferisco rispetto al classico noleggio auto soprattutto quando ho appuntamenti all’interno della stessa città. Il più delle volte per raggiungere uffici o location in centro, generalmente in zone di strisce blu o ZTL.
La scorsa settimana, mentre mi destreggiavo nel traffico di Milano, riflettevo su un aspetto che il car sharing ancora non affronta in maniera decisa: la sostenibilità del trasporto urbano.
In effetti, i maggiori player del car sharing non propongono mezzi elettrici, o lo fanno su numeri ancora troppo piccoli.
Avere più auto elettriche nelle città sembra una buona soluzione, ma se l’energia elettrica necessaria ad alimentarle viene prodotta da fonti fossili il problema è solo spostato dallo scarico della macchina allo scarico della centrale elettrica.
Ad inizio 2016 le autorità dei trasporti di Singapore hanno multato di ben 9mila euro il possessore di un’auto elettrica per l’inquinamento emesso dalla sua auto.
Le autorità sapevano perfettamente che un veicolo elettrico non produce emissioni, ma hanno calcolato (in maniera discutibile) quanto inquinamento viene liberato nell'aria durante il processo di produzione dell'energia elettrica necessaria al funzionamento dell'auto, ritenendolo addirittura superiore i limiti previsti per le auto con motore termico.
Questo perché Singapore fa largo uso di fonti fossili per produrre energia.
La decisione di Singapore ha creato scalpore perché si basa su dati controversi che falsano i risultati.
Però - a ben vedere - un fondo di verità c’è: per avere una mobilità veramente “green” è necessario produrre energia da fonti pulite.
Al recente Salone dell’auto di Parigi si è parlato molto di auto elettrica e ormai tutti (o quasi) i grandi Costruttori si stanno muovendo in quella direzione.
E per parlare realmente di "mobilità sostenibile" c’è bisogno di rottamare le centrali elettriche più obsolete a favore di impianti più efficienti e meno inquinanti, come Enel con il progetto Futur-E sta mettendo in pratica, attraverso un attività di riqualifica delle vecchie centrali dismesse in un’ottica di riqualificazione verso un' idea di energia green o di ridonare lo spazio al territorio trasformandolo in un luogo per i cittadini.
E’ quello che sta facendo Enel con il progetto Futur-E, che nasce dall’esigenza di ridurre i costi dell’energia aumentando l’efficienza e la sostenibilità della produzione.
Futur-E è un hub per condividere informazioni sulle nuove politiche di economia green e sulle iniziative sostenibili a livello nazionale.
Poggia su tre pilastri:
1) innovazione
2) efficienza energetica
3) digitalizzazione.
Via dunque alla dismissione delle centrali obsolete, ma per farci cosa?
La vision del progetto Futur-E è fortemente orientata al territorio stesso che ospita le centrali elettriche in dismissione, Enel vuole coinvolgere nel processo di riconversione tutti i soggetti che vogliano sottoporre idee e progetti in grado di tutelare l’occupazione diretta e creare valore per la comunità.
Avanti dunque a collaborazioni con il tessuto industriale locale per identificare nuove opportunità produttive non energetiche ma dotate di tecnologie sostenibili.
E per quei siti che non verranno ritenuti adatti ad ospitare attività produttive Enel intende coinvolgere istituzioni, comunità e università per arrivare ad un progetto condiviso grazie anche all'attivazione di un "concorso di idee" per identificare la nuova destinazione d'uso.
Sul sito web ufficiale del progetto Futur-E è possibile leggere la storia delle centrali dismesse o in via di dismissione, alcune delle quali sono state già vendute (come quella di Porto Marghera). Ci sono i dettagli dei progetti di riqualificazione in corso (Porto Tolle, Montalto di Castro, Rossano) e quelli conclusi (Alessandria).
Naturalmente è possibile trovare informazioni sugli incontri e sui workshop che Enel terrà in tutta Italia per per trovare soluzioni su misura, adeguate a ogni contesto particolare, con i dettagli sulle modalità per partecipare ai bandi.
15 Risposta