Il 2017 si è chiuso da pochi giorni ed è tempo di bilanci. Anche per il mondo Automotive, che riversava nell'anno appena concluso grandi aspettative, sia per confermare il trend di crescita, sia per farlo con numeri importanti. Vediamo quindi quali indicazioni arrivano dal mercato auto 2017.
Gennaio è tempo di bilanci. Anche per l'Automotive, che in questi giorni traccia le linee del mercato auto 2017 e delinea le strategie per il 2018.
C'erano grandi aspettative per il 2017, che doveva confermare il trend di crescita iniziato (debolmente) nel 2014 e potenziatosi nel 2015 e nel 2016. Diciamo subito che - apparentemente - l'obiettivo è stato centrato: 1.988.470 nuove immatricolazioni, il 7,5% in più rispetto al 2016.
Bene, no? Ni, perché è vero che il mercato è cresciuto, ma alcuni aspetti non convincono molto. La crescita c'è ma sembra non riguardare i clienti Privati, mentre Aziende e Noleggio dilagano con impennate a due cifre. Le autoimmatricolazioni sono aumentate in maniera esponenziale e il parco circolante è vecchio e continua ad invecchiare.
Diamo un'occhiata ai dati disponibili finora, pubblicati da UNRAE, in attesa di quelli più profondi in arrivo nelle prossime settimane.
Meno privati, più Noleggi ed Aziende
Il primo dato che salta all'occhio è quello relativo alla distribuzione del mercato auto 2017 per tipo di utilizzatore. Diminuiscono i clienti Privati, quelli che - come suol dirsi - "hanno un volto", lasciando sul terreno l'1,8% rispetto al 2016. 21.038 sono le targhe che mancano all'appello.
Di contro, c'è da segnalare la crescita del comparto Noleggio. Un + 18,2% combinato tra il + 20,9% del Breve Termine e il + 16,5% del Lungo Termine. E proprio il NLT fa segnare il record di sempre, con il superamento di quota 300.000 targhe. Non è da escludere che una fetta di clienti Privati si sia lasciata sedurre dalle offerte che il Noleggio a Lungo Termine ha iniziato a dedicargli con maggiore convinzione.
A segnare un vero e proprio boom di immatricolazioni e il settore Aziende, clienti - cioè - che comprano auto indicando una partita IVA in fattura. +27,5% è più del triplo del mercato totale, che si spiega con due motivi:
- il Superammortamento, che è scaduto il 31 dicembre e che ha spinto molti noleggiatori a rinnovare il parco auto nel 2017;
- il ricorso massiccio alle autoimmatricolazioni da parte di Case e Concessionari. Le tanto discusse Km Zero.
Autoimmatricolazioni: un'anomalia in forte crescita
Il secondo punto è stato lungamente dibattuto, vista l'impennata delle autommatricolazioni registrata quest'anno. Secondo le rilevazioni di Dataforce, nel 2017 i Concessionari hanno immatricolato a se stessi 226.594 auto (il 50% in più rispetto al 2016. Le Case auto ne hanno targate 97.637 (addirittura il 56% in più).
Sono 324.231 le autoimmatricolazioni totali, quasi il 17% del mercato auto 2017. Solo a dicembre i Concessionari hanno targato il 62% di Km Zero in più rispetto allo stesso mese del 2016. Una deformazione del mercato che qualcuno si ostina ancora a definire "normale", oggetto di in un mio articolo di qualche mese fa.
Il valore medio pagato per immatricolare queste macchine è stato di 20.538 euro, in flessione del 6,4% sul valore medio registrato lo scorso anno grazie ai mega-sconti utilizzati per le autoimmatricolazioni (fonte: Centro Studi Fleet&Mobility).
Stabili diesel e benzina, in crescita le alternative tranne il metano
Nessuna grande sorpresa dal punto di vista delle alimentazioni: il diesel è sempre l'alimentazione più apprezzata con oltre la metà delle immatricolazioni, e cresce del 6,2% rispetto al 2016. Discorso simile per le auto a benzina, che pesano circa un terzo del mercato e aumentano del 4,6% delle targhe rispetto all'anno precedente.
Crescono in maniera robusto le alternative, con il GPL che segna + 26,5%. Deciso passo avanti anche delle ibride con un roboante + 71%, anche se rappresentano solo il 2,1% del mercato. Incremento a doppia cifra anche per le elettriche, un + 38,6% per una nicchia che vale lo 0,1% del mercato. Male, molto male il metano: perde il 25,4% rispetto al 2016 e riduce la sua quota all'1,6%.
Balzo in avanti di medie e medie-superiori, in linea con il mercato gli altri segmenti
Un'ulteriore conferma che a tirare il mercato siano state le immatricolazioni delle auto aziendali viene dall'analisi dei segmenti. Le tipologie di auto tipicamente da famiglia (piccole, utilitarie e medie) crescono in maniera molto simile al mercato.
A fare un deciso passo in avanti - invece - sono le immatricolazioni delle auto di segmento medio-superiore, particolarmente apprezzate dalla clientela business. Per il resto, nessuna sorpresa.
Il valore del mercato auto 2017
Fin qui abbiamo parlato di volumi e immatricolazioni, e abbiamo detto che sono cresciuti. Tutto bene, dunque?
Per rispondere dobbiamo analizzare il valore del mercato auto 2017. Secondo quanto riportato dal Prof. Pier Luigi del Viscovo in un articolo sul Il Sole 24 Ore, il controvalore delle vendite di auto in Italia è pari a 38 miliardi e 561 milioni al netto degli sconti (fonte Centro Studi Fleet&Mobility), in crescita sul 2016 del 7,5% e del 6,2%, rispettivamente.
Siamo leggermente sopra i valori del 2008 anche se con 200.000 immatricolazioni in meno. Merito delle mode del mercato che ora premiano SUV e Crossover, auto con un valore medio più elevato rispetto a berline e utilitarie. SUV e Crossover rappresentano la categoria più apprezzata con il 30% di quota di mercato
Un parco circolante vecchio che continua ad invecchiare
Il parco circolante italiano ha raggiunto un'età media di 10 anni e continua ad invecchiare. E' il risultato di anni di crisi profonda, che ha convinto molti automobilisti a tenere l'auto in loro possesso, per non volere/potere spendere un capitale ed acquistarne una nuova.
E' una delle note dolenti e viene spesso evidenziata durante i seminari di settore. A volte, in maniera poco efficace, viene usata come arma di pressione sul Governo nella speranza di ottenere un aiutino. Ma di questo parleremo prossimamente.
Cosa ne pensi di questi dati? Come sarà il 2018? Lasciami la tua opinione in un commento a questo posto.
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